La banca dati del partigianato valdostano qui inserita risulta dalla ricerca più generale riguardante ilPiemonte diretta da Claudio Dellavalle e condotta dagli Istituti storici della Resistenza del Piemontein collaborazione con il Ministero della Difesa in Roma, tratta dai «fogli riassuntivi dei fascicolipersonali conservati presso l’archivio dell’Ufficio Riconpart (Ufficio per il Riconoscimento Qualifichee per le Ricompense ai Partigiani)».
Le pratiche originali della II Zona, di cui faceva parte la Valle d’Aosta, del Corpo Volontari dellaLibertà (CVL) dipendente dal Comitato di Liberazione nazionale per l’Alta Italia (CLNAI), furonoesaminate dalla Commissione regionale piemontese per l'accertamento delle qualifiche partigiane, che operò a Torino dal 1945 al 1948.
La ricerca piemontese ha fissato nel 2016 in 108.421 i nominativi di coloro i quali — partigiani epartigiane, patrioti, benemeriti, caduti e cadute — «hanno svolto attività durante la lotta diLiberazione in Piemonte» contro i nazifascisti. Tale attività è fissata nelle pratiche deliberate dalleCommissioni piemontese, ligure e lombarda per l’accertamento delle qualifiche partigiane.
Dal 2012, la documentazione è conservata presso l’Archivio Centrale dello Stato in Roma.
L’elaborazione della ricerca valdostana — fatta a partire della banca dati informatica generale delpartigianato piemontese presente sin dal 2005 nel sito Internet www.istoreto.it/archivio/banchedati/partigianato piemontese dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della societàcontemporanea (Istoreto, Torino) —, ha portato alla estrapolazione di una banca dati relativa a3.384 nominativi tra partigiani e partigiane, patrioti, benemeriti, caduti e cadute delle formazionipartigiane operanti in Valle d’Aosta dal 1943 al 1945, riveduta da Elena Viberti incaricatadall’Istituto e studiata dal prof. Angelo Quarello per la sua Indagine sociale sul partigianato in Valled’Aosta, in collaborazione con Elena Viberti.
Tale elaborazione è stata fatta all’interno del progetto Unione Europea — Union EuropéenneInterreg III A Alcotra 2003-2008, n. 162, denominato « La Memoria delle Alpi. I sentieri dellaLibertà / La Mémoire des Alpes. Les chemins de la Liberté ».
Oltre ai dati anagrafici, di professione e ai dati militari prima dell’8 settembre 1943 e l’eventualeappartenenza alle formazioni della Rsi, ogni scheda riporta il nome di battaglia, la qualificariconosciuta, l’indicazione delle formazioni di appartenenza e i relativi periodi, i gradi partigianiottenuti, le ferite e gli eventuali dati sul decesso, la cattura e la deportazione nei campi diconcentramento nazisti.
Nota
Considerato il raggruppamento di Comuni valdostani imposto a partire dal 1928 dal regimefascista, i Comuni di nascita e di residenza sono quelli segnalati sul Foglio-notizie nominativo delCorpo Volontari della Libertà (CVL) steso nell’immediato secondo dopoguerra, eccezion fatta per iCaduti partigiani di cui si sono inseriti i dati riportati nell’Albo d’Oro della Resistenza valdostana(ISRVdA — IHRVdA, 2007).
Si è avuto cura, nell’elaborazione della ricerca, di iscrivere la denominazione storica e corrente inlingua francese dei Comuni valdostani, ristabilita nelle immediatezze della Liberazione dai decretiper l’Autonomia della Valle d’Aosta del 7 settembre 1945 e dai decreti del presidente della Regioneemanati nel corso del 1946.
Per quanto riguarda i nomi delle persone nate in Valle d’Aosta, essi sono quelli riportati sul Foglio-notizie personale anzidetto e, visto l’obbligatorietà dell’uso della «lingua dello Stato», essi sonoquasi sempre tradotti in lingua italiana, anche se originariamente all’anagrafe erano in linguafrancese e così, in lingua francese o in lingua franco-provenzale, tali persone venivano chiamate econosciute nella vita delle comunità.