Jules Brocherel esamina il problema regionale nel dicembre 1925, vedendo in Mussolini un possibile interprete del regionalismo. Brocherel dice infatti della politica fascista: "la région n'est point une conception abstraite, mais une réalité vivante et agissante; de ce fait, elle cadre dans les postulats de la doctrine politique fasciste". Aspettando il momento in cui il problema regionale verrà affrontato, Brocherel invita tutti i regionalisti a elaborare un programma di rivendicazioni che possa essere approvato anche dal Governo.