L’offensiva italiana conclusasi vittoriosamente il 3 novembre 1918 per i liberali è sin da subito il compimento del Risorgimento; per i cattolici è invece un chiaro segno dell’intervento di Dio nella storia.

Ma per tutti la cessazione delle operazioni belliche rappresenta, più che una fine, un inizio gravido di promesse.

Rimangono però l’immane carneficina (oltre 1500 morti solo in Valle), una moltitudine di feriti (nel corpo e nell’anima) e diverse questioni irrisolte.

Da qui la necessità di strutturare e monumentalizzare una memoria, il più possibile condivisa, capace sia di dare senso alla tragedia sia di rafforzare le basi dell’identità nazionale.